A Lecce nella natura: alla scoperta della Riserva Naturale Le Cesine

Gli appassionati di full immersion nella natura non possono fare a meno di trascorrere una giornata presso la Riserva Naturale Le Cesine, definita come una delle più belle oasi per il birdwatching.

Questo sito, infatti, vanta una grande varietà di uccelli come aironi, fenicotteri, anatre selvatiche, falchi e altre particolarità ornitologiche.

Come arrivare alla Riserva Naturale Le Cesine

La Riserva si trova nel comune di Vernole, in provincia di Lecce, ed è facilmente raggiungibile con la SS611, partendo da San Cataldo in direzione Otranto, seguendo le indicazioni riportate lungo la strada. Da Lecce dista circa 18 km.

Come visitare la Riserva

All’interno della Riserva, gestita dal WWF, è possibile partecipare a una serie di attività organizzate sia per adulti che per bambini.

In particolare, durante l’anno vengono organizzati laboratori didattici, visite notturne e visite guidate sia a piedi sia in bicicletta, che accompagnano il visitatore attraverso i più importanti habitat della zona.

La Riserva Naturale Le Cesine è sinonimo di biodiversità: scopri l’area boschiva, le paludi e la macchia mediterranea, dove si trovano torrette di osservazione per il riconoscimento degli uccelli. I progetti di valorizzazione che hanno interessato l’area in questi anni, inoltre, hanno permesso di regalare ai visitatori delle esperienze interessanti nella natura.

La Riserva Naturale Le Cesine, il trionfo della biodiversità

Le Cesine rappresenta l’ultimo tratto rimasto di una vasta zona paludosa che da Brindisi si estendeva fino a Otranto. Il suo paesaggio è caratterizzato da un continuo alternarsi di dune, canali di bonifica, terreni palustri, boschi e vegetazione tipicamente mediterranea. Si tratta di un vero e proprio scrigno di biodiversità per ciò che riguarda la flora e la fauna in Italia. I suoi habitat ospitano oltre 200 specie di uccelli nel corso dell’anno poiché il territorio si trova proprio lungo le principali rotte migratorie che attraversano la penisola.

Grazie al continuo e instancabile lavoro del WWF, dal 1979 Le Cesine è stata salvata dalla speculazione edilizia e dalla caccia e ora mette a disposizione dei visitatori ben trecentottanta ettari nei quali vivere a contatto con la natura. Nel corso delle varie stagioni è possibile avvistare una grande varietà di uccelli. In inverno, ad esempio si possono scorgere anatre, vari uccelli acquatici e, con molta fortuna, anche l’aquila minore. In primavera e in autunno, grazie alle migrazioni fra Africa ed Europa, Le Cesine si riempie di rapaci, pellicani bianchi, usignoli, fringuelli e molte altre specie che popolano le aree boschive.

Non bisogna trascurare, però, la vegetazione, altrettanto degna di interesse poiché contribuisce a rendere il paesaggio ancora più vario a seconda delle stagioni, così da regalare spettacoli sempre diversi e trionfi di colori e profumi. Nella Riserva si alternano una flora bassa fatta di arbusti come il lentisco, il mirto e il ligustro a una vegetazione paludosa con alti canneti, che cambiano il proprio aspetto avvicinandosi alla zona costiera.